
Intervista a Nicola Veneziani Dj
Ciao Nicola potrei farti alcune domande su di te come dj?
Certo
Qual’è stato il motivo che ti ha portato a fare questa professione?
Fin da piccolo mi ha sempre attratto il mondo del clubbing, e volevo esserne protagonista. Ho scoperto l’amore per il djing quando mio padre mi aveva regalato per il mio 18esimo compleanno una consolle con cdj e giradischi. Da quel momento ho iniziato ad applicarmi giorno dopo giorno per migliorarmi, prima come dj, successivamente come producer. Oggi ho 30 anni e da quel giorno sono successe molte cose positive che hanno avuto un notevole impatto sulla mia vita.
Il tuo genere “musicale” come lo puoi definire?
Mi piace ogni genere musicale dall’house music, alla techno, all’elettronica. Personalmente mi piace molto la mescolanza dei generi per dare vita a djset sempre nuovi e in costante evoluzione. Sono un dj prevalentemente da club e da situazioni ‘pettinate’, anche se per arrivare a questa maturità artistica ho fatto diverse esperienze come clubber in prima persona, dall’Amnesia di Ibiza fino al Coco Bongo di Cancun in Messico, passando per club come l’Armani a Dubai fino alle albe al Cavo Paradiso di Mykonos in Grecia. Questo genere di esperienze ha impattato molto sul risultato finale dei set che propongo, riempiendoli di contaminazioni sonore appartenenti a culture e paesi molto diversi tra loro.
In questo ambiente chi puo’ fare ancora la differenza?
Chi crede in ciò che fà. Penso che la costanza, la determinazione, e la ricerca di innovazione siano le caratteristiche fondamentali per essere un dj. Sono laureato in Economia e Marketing , mi sono sempre divertito ad applicare ciò che studiavo all’università alla mia figura di dj. Questo approccio metodico ma innovativo unito alla capacità artistica mi ha portato ottimi risultati.
Ti senti arrivato o stai pensando di variare genere musicale o lavorare in altri ambienti?
Non mi sento arrivato, ma sono in pace con me stesso. Ho raggiunto obbiettivi a cui tenevo molto, come i miei dischi suonati da djs come David Guetta o Tiesto, vedere un mio videoclip in heavy rotation su Mtv, collaborare con artisti internazionali come Edward Maya, remixare Shaggy e come ultima esperienza aver vinto ai Dance Music Awards come miglior remixer italiano. Sono sempre aperto a nuove e stimolanti sfide per migliorarmi ogni giorno di più.
Qual’è stata finora l’esperienza più emozionante?
Mi ricollego alla domanda precedente, in quanto certi scalini della mia carriera sono stati dei sogni realizzati oltre che obbiettivi raggiunti. Sentire il mio nome pronunciato con l’accento francese da David Guetta prima di suonare la mia ‘GO!’ nel suo radio-show è stato un momento da pelle d’oca e da lacrime agli occhi. Lo stesso quando a Milano sono stato premiato ai Dance Music Awards davanti a tutta la scena dance italiana. Chiamale se vuoi emozioni.