
L’intervista a TARA
Best Entertainment Intervista TARA
TARA sin da piccola si avvicina al mondo della musica, cimentandosi in canto e scrittura. Affascinata particolarmente da artisti internazionali… qui sotto il Video del suo ultimo disco: Surf su un Uragano… e la sua Intervista… buona lettura care amiche e amici di Bestentertainment…
Video
Ciao TARA raccontaci un po’ di te… l’origine del tuo nome d’arte… quando hai iniziato la tua professione?
Ciao a tutti! Il mio nome d’arte, TARA, per coincidenza corrispondente alle prime quattro lettere del mio cognome, “Tarantini”, e della città in cui sono nata, Taranto, in realtà significa “Stella”. Per questo motivo si lega in qualche maniera ai naviganti, che usavano l’osservazione delle Stelle nel Cielo per orientarsi. Allo stesso modo, nel mio caso, attraverso la mia musica e la mia arte, vorrei essere luce ed energia positiva, per donare l’espressione più alta e vera delle emozioni, a coloro che avrò l’opportunità di raggiungere ed incontrare nel mio cammino.
La mia professione? Sento di averla iniziata da sempre. Da quando ancora non conoscevo la differenza fra scala maggiore e scala minore, da quando ancora scrivevo sulle etichette adesive i nomi delle note musicali, corrispondenti ai tasti della diamonica, per poter suonare e fare bella figura al primo colpo, con il mio primo insegnante di musica, il maestro Roberto, quando ancora andavo in prima elementare.
Sin da piccola mi sono avvicinata al mondo della musica, cimentandomi in canto e scrittura.
Affascinata poi, particolarmente da artisti internazionali, ho iniziato a cantare, oltre che in lingua italiana, anche in inglese e spagnolo, per sperimentare, successivamente, il canto in lingua tedesca, francese e cinese, restando coerente con la mia passione e la conoscenza delle lingue e culture straniere.
Dall’età di 4 anni, ho arricchito il mio percorso musicale, studiando danza classica, moderna, contemporanea, hip hop e video dance.
Descrivi la tua giornata perfetta…
Da buona mattiniera, sveglia già dalle prime ore del mattino, doccia, colazione e via in palestra.
Dopodiché, si parte! Un esempio di giornata “perfetta”, per me, può essere anche solo semplicemente, assecondare il mio corpo e i miei bisogni, facendo ciò che più amo fare, di conseguenza, la giornata diventa inevitabilmente piacevole.
Scrivere, cantare, ballare, dedicarmi quindi al mio lavoro, ma anche cucinare – mi rilassa moltissimo – uscire, passeggiare, ed osservare: amo guardare il mondo e prendere appunti, adoro inventare storie, relazionarmi con gli altri, scambiare sorrisi. Basta poco per rendere un giorno speciale, è così vero.
Che rapporto hai con i social? Esperienze radiofoniche?
Il mio rapporto con i social? Mi sento fortunata ad essere una personcina molto spontanea, di conseguenza mi è più semplice creare una certa connessione con chi mi segue, relazionandomi con loro, quasi come se fossimo realmente a fare una colazione insieme al bar.
Chiaramente gli algoritmi sono un po’ ballerini, a volte agevolano, a volte meno, ma nulla di chissà quanto ingestibile.
I social possono essere un mezzo meraviglioso, se utilizzati in maniera “furba” e intelligente.
Hanno il potere immenso di far sì che un utente, abbia la possibilità di raggiungere milioni di persone, creare community, “famiglie” con cui poter condividere magari interessi comuni, idee, ma allo stesso modo anche discussioni e scambi di opinioni, anche contrastanti. La chiave sta nel saper come gestire il tutto: ciò comprende anche il fatto di poter sbagliare e crescere di conseguenza, ma sempre nel rispetto agli altri, cercando così di non rendere un mezzo così forte, inevitabilmente tossico e demolitore.
Esperienze radiofoniche? Ho avuto il piacere di fare diverse interviste: lo scorso anno in diretta su Radio Nostalgia; per l’uscita di quest’ultimo singolo “Surf su un Uragano”, ho un po’ di interviste già realizzate, e altre in calendario.
Un’esperienza forte, sarà una la mia esibizione durante una delle serate del Ciccio Riccio Summer Tour 2023, nella mia amata Puglia. Farò una tappa il **** Agosto, precisamente a **** e potremo ballare e cantare tutti insieme. Non vedo l’ora!
Quale genere di musica ami e ascolti? Parlaci delle tue produzioni…
Amo la musica in tutte le sue forme, completamente. I generi che ascolto di più prevalentemente, sono pop/house/latino.
E sottogeneri: dancepop, elettropop, pop latino, deep house, hip hop, urban, techno, trance. Sono cresciuta ascoltando musica internazionale, sin da piccola ho sempre mantenuto un amore per gli stessi generi musicali.
Attualmente, i miei artisti preferiti, i MUST HAVE della mia playlist quotidiana sono: Ariana Grande, TINI, Madison Beer, Billie Eilish, Avril Lavigne, Rihanna, Lady Gaga, Shakira, Beyoncé,
Die Antwoord, Michael Jackson, Usher, Flo Rida e molti altri…
Diciamo che detto “less is more” in ambito playlist musicali, non esiste per me. Più canzoni ci sono, più mondi ci sono, più sfumature ci sono, più mi sento bene. E così voglio stare.
Hai degli hobby? Libro o film che consiglieresti?
Hobby? Aiuto, una marea. Principalmente ballare, cantare, scrivere, allenarmi, recitare, leggere, cucinare, studiare, creare, ascoltare: le persone, i podcast, gli audiolibri, osservare ciò che mi circonda, stare in famiglia, stare con le persone che mi amano e mi supportano: qui, il “less is more”, conta: pochi ma buoni, dieci, che valgono per un milione.
Un film che consiglierei? Titanic. Lo vidi per la prima volta, quando ero piccola, con una persona per me molto speciale, mia cugina, Nicole.
Sarà che si era creata un’atmosfera magica intorno, sarà che abbiamo pianto per circa 3h di fila, sarà il fatto che genera, a mio parere, emozioni fortissime, che se condivise con qualcuno/a di speciale, rendono tutto ancora più “amplificato”, ma è senz’altro uno tra i film che davvero consiglierei.
Un altro film, che ricordo, mi ha messa totalmente al tappeto, è assolutamente “Il Diario di Anne Frank”. Lo vidi per la prima volta alle scuole elementari.
Mi è rimasto stampato e incollato dentro, da allora.
Prevalentemente mi sento di consigliare film molto forti, ma so, che a volte non e emotivamente facile rivivere attraverso le interpretazioni degli attori, le esperienze che hanno segnato così tragicamente la storia dell’umanità.
Sono una fan sfegatata di Tim Burton: i suoi film, li consiglierei tutti, dal primo all’ultimo. Ha uno stile unico e inimitabile, già solo i suoi disegni, hanno il potere, che con me funziona, di catturare completamente l’attenzione e far entrare in un’altra realtà, davvero nel giro di millesimi di secondi.
Parlaci del tuo ultimo singolo. Com’è nata l’idea?
Surf su un Uragano è la metafora dei vortici di emozioni, che prendono il sopravvento, all’inizio di una storia d’Amore, esattamente nel momento in cui ci si rende conto che la relazione procede, inaspettatamente, e volge lo sguardo oltre il presente, mirando ad una stessa direzione, duratura nel tempo. In quel momento, da ambo le parti si scatena l’Uragano, che, proprio come accade in natura, sconvolge e travolge, con enorme potenza, ogni sensazione, arricchendola di passione, in un turbine di emozioni contrastanti: insicurezza, resistenza, timore, voglia di fermarsi, ma anche coraggio, dolcezza, energia inarrestabile e desiderio di andare sempre più avanti.
Tanti progetti a parole, pochi fatti; ci si desidera, ma non si osa abbastanza, seguendo pienamente l’istinto, eppure, ogni volta che la parte emotiva batte sul tempo quella razionale, ci si ritrova uniti, stretti per mano, contro ogni singolo vortice, contro ogni vento, ed ogni inondazione senza freni.
Uno può sfuggire all’altro, ma quando si è legati da una passione ancor più forte, decisa e travolgente come un Uragano, nulla di quel che accade intorno, può essere in grado di distruggerla.
Surf su un Uragano, è un invito a vivere le relazioni, come ogni occasione della vita, cogliendole ed accogliendole nell’attimo in cui esse si presentano.
Com’è nata l’idea? Precisamente mi trovavo in cucina con mia mamma e stavamo ascoltando una playlist in shuffle su YouTube, di brani dance/ deep house. Ricordo che era un pomeriggio tipicamente invernale e piovoso: si, Surf su un Uragano è nata in pieno inverno, in un momento in cui avevo un enorme bisogno di energia, la stessa che sentivo, ascoltando a ruota libera quella playlist su YouTube. Sentivo la necessità di andare contro i temporali continui e quell’aria fredda esterna che mi “indeboliva” tanto quanto quella sensazione che si percepisce quando si è con persone che hanno timore di manifestare i propri sentimenti, che vivono con il freno a mano tirato, quando invece, trovo che sia meraviglioso lasciarsi andare e facendosi cullare dalle proprie emozioni.
Come sei caratterialmente? Pregi e difetti?
Dunque, dunque, dunque… sono una persona molto spontanea, passionale ed entusiasta, a tratti cupa, ma sono tratti molto lievi e un po’ più profondi. Amo amare, amo stare con la giusta compagnia, amo coinvolgere, amo vivere la vita in maniera totalmente istintiva e lasciare la mia anima libera di esprimersi e di espandersi, chiaramente, nel rispetto del prossimo.
Sono una persona che si butta nelle cose, sia di testa, che di pancia…molto di pancia. Preferisco i rimorsi ai rimpianti, non voglio perdere treni, non voglio avere freni, ho la necessità di vivere lasciandomi attraversare dalle emozioni e di essere semplicemente “me”, senza timori. Coloro che mi apprezzeranno e vorranno supportarmi e sopportarmi, saranno sempre i benvenuti, e sarò felice di condividere pezzi e frammenti della mia vita, e allo stesso modo, di accoglierne dei loro.
Difetti? “Paranoica” e perfezionista (quando eccedo). Aspirare al massimo delle potenzialità, va bene, ma in fin dei conti, un massimo non c’è mai.
A volte bisogna fermarsi, riflettere, comprendere e accettare che la “perfezione” stanca, e che comunque resta una cosa soggettiva, per la maggior parte dei versi. Per cui meno paranoie, puntare in alto, piedi comunque saldi per terra, ma si procede a testa alta e con fierezza. Trovo che sia importante celebrare anche i minuscolissimi traguardi che riusciamo a raggiungere: sono proprio quelli piccoli piccoli, che ci portano poi a raggiungere grandi risultati, a lungo termine soprattutto.
La persona che ti ha sempre sostenuta? Che sensazioni provi quando ti esibisci?
Mia madre. Da sempre. Fan numero uno e “Mamma-ger”/ stylist e direttrice artistica. Se vedo buio, c’è lei che riesce sempre ad accendermi anche una micro luce, anche solo una candelina.
Avere qualcuno vicino che ti supporta realmente e senza secondi fini, è di un’importanza essenziale. Sono estremamente grata per tutto questo.
Che sensazione provo quando mi esibisco? ADRENALINA PURA. Mi sento realmente viva, in maniera amplificata, totalmente. Vorrei poter descriverlo a parole, ma risulta quasi impossibile o meglio: non rende abbastanza l’idea.
Dove ti piacerebbe vivere? Se avessi una bacchetta magica, cosa faresti?
Dove mi piacerebbe vivere… In un posto qualsiasi in cui possa sentirmi “a casa”. Attualmente, non ho un posto ideale, sicuramente non un luogo gelido, io e il freddo siamo due mondi totalmente lontani. Un luogo dove ho la libertà di essere me stessa, dominato da un clima prevalentemente soleggiato, sia letteralmente, che metaforicamente, circondata da persone che “risuonano” con me, un posto dove possa regnare la serenità, l’entusiasmo, la dedizione verso le cose e le persone, dove esiste la verità, dove esiste quel male, ma in funzione del bene, dove c’è unione, un luogo dove nasce, esiste e resiste la forza, quella vera.
Cosa farei se avessi una bacchetta magica? Darei vita a più mondi “ideali”, aiutando a “costruire” a lungo termine, in tutti i sensi. Pensare al presente, in funzione di una crescita per il futuro, sia mia, che degli altri. “Condividere” il potere della mia bacchetta magica, questo lo farei.
La condivisione è la cosa più bella, va di pari passo con la spontaneità. Dove c’è condivisione, c’è amore, linfa vitale. È essenziale, siamo esseri umani, noi ci nutriamo di amore: verso le cose, verso le persone, verso noi stessi.