L’intervista a Letizia Brugnoli

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L’intervista a Letizia Brugnoli

Best Entertainment Intervista Letizia Brugnoli

Letizia Brugnoli, allieva del fisarmonicista e pianista RAI Bruno Aragosti, inizia la sua attività artistica all’età di 16, entrando a far parte del gruppo polifonico vocale Kronos Fonè e del quintetto vocale diretto dallo stesso Aragosti. Successivamente si specializza partecipando a numerosi workshops internazionali, tra cui quello con Bob Stollof e Kris Adams, insegnanti della Berklee School di Boston, Michelle Hendrics, figlia del leggendario Jon Hendrics, Tiziana Ghiglioni, Tuck and Patti… noi di Bestentertainment siamo fieri di pubblicare la sua Intervista, buona lettura…

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Ciao Letizia descriviti in 140 caratteri…

Sai non è mai facile descriversi, solitamente si tende ad essere sia troppo severi che troppo magnanimi con sé stessi. Tuttavia posso dirti per certo dirti che sono una persona in continuo divenire, in continua evoluzione. Mi piacciono le sfide e non mi sento mai troppo stanca per affrontarle. Vedo che ultimamente guardo più al futuro e meno al passato e questo lo trovo molto importante per affrontare ogni giorno in modo positivo e soprattutto costruttivo.

Letizia Brugnoli singer

Hai avuto dei modelli di riferimento?

Credo sia molto importante avere sempre dei modelli a cui fare riferimento, io ne ho avuti molti e mi rendo conto di averne riconosciuti alcuni solo in un secondo momento.
Parlaci del tuo ultimo singolo “Il Gioco del Semaforo”. È un brano a cui tengo molto e non a caso è il primo singolo del nuovo Album Crystal Flower che uscirà a settembre. È un brano latin jazz, che descrive quella immobilità in cui a volte ci siamo trovati o in cui ci potremmo trovare nella vita e che deve essere vista come un’opportunità, non come un limite.

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Quale genere di musica ami e ascolti?

Da sempre ascolto Jazz, sia cantato che strumentale, ma in generale cerco di ascoltare un po’ di tutto, tutto quello che comunque sia suonato bene, la buona musica insomma.

Parlaci delle tue produzioni.

Come dicevo questo è il mio secondo album. Nel 2014 è uscito il primo album dal titolo Through our Life, che racchiude quattro brani inediti, con musiche ed arrangiamenti sempre scritti da Roberto Sansuini e testi miei. Gli altri brani sono standard jazz riarrangiati con strumenti elettronici. Nel 2022 è uscita anche la mia versione di Un’estate fa, avevo il desiderio di omaggiare questo intramontabile brano per i suoi cinquant’anni.

Letizia Brugnoli disco

Hai degli Hobby?

Tanti devo dire, vado dallo Yoga al giardinaggio, adoro cucinare e leggere. Sono tendenzialmente poco sportiva e quindi mi sforzo ogni giorno per diventarlo.

Libro o film che consiglieresti?

Come libro sicuramente La straordinaria e tragica vita del più grande bassista del mondo di Bill Milkowski. Una biografia sulla vita di Jaco Pastorius, un libro che ha lasciato un segno devo dire. Come film non saprei, ne avrei troppi da consigliare.

LETIZIA BRUGNOLI

Come sei caratterialmente? Pregi e difetti?

Con il passare del tempo sono diventata più intransigente ed ho le idee molto più chiare, potrebbero essere rispettivamente un difetto ed un pregio. Guarda, penso di essere molto empatica e questo alla fine è sia un pregio che un difetto credo.

La persona che ti ha sempre sostenuta?

Indubbiamente mio marito; mi ha sempre compreso in ogni mia sfaccettatura e, credimi, ne ho molte.

Dove ti piacerebbe vivere?

Vivo già in un paese meraviglioso, Borgotaro e sto bene dove sono. Adoro però tantissimo le grandi metropoli e vivrei volentieri sia a Londra che a New York, le ho sempre sentire molto vicine e spesso di notte sogno di vivere li, ho la mia casa, la mia bici, sia a Manhattan che a Londra. Rido, ma è davvero così, so anche in che via abito, sono sogni ricorrenti che faccio da sempre.

Se avessi una bacchetta magica, cosa faresti?
“Imagine there’s no heaven, It’s easy if you try… you may say I’m a dreamer”, ma questo vorrei.

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Letizia Brugnoli

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