Intervista a L’Iperuranio

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Intervista a L’Iperuranio

Best Entertainment Intervista L’Iperuranio

Nicola Bertocchi, alias L’Iperuranio, inizia a suonare dopo la fine dell’adolescenza, cominciando a scrivere canzoni proprie all’inizio del 2000. Dopo aver condiviso una villa fatiscente – studio – sala prove con l’amico produttore Nicola Ardessi, inizia a registrare i primi brani destinati al disco d’esordio. Molti anni dopo, scoperto casualmente dall’etichetta piacentina LaPOP mentre faceva circolare un video auto-prodotto, firma il suo primo contratto discografico… noi di Bestentertainment.it l’abbiamo incontrato e siamo fieri di pubblicare la sua Intervista… buona lettura…

L'Iperuranio intervista

Ciao benvenuto raccontaci un po di te… dove sei nato e dove vivi… il tuo percorso professionale… l’origine del tuo nome d’Arte…

Un poeta e un po’ no, nato a Trieste e ho vissuto per anni a Muggia, proprio come dico in Esotica. Ho cominciato a suonare (da autodidatta) a vent’anni. Ci sono voluti oltre 15 per uscire con un
disco edito, grazie all’incontro fortuito con l’etichetta laPop, mentre promuovevo un singolo autoprodotto. L’Iperuranio perché sin dal liceo ho amato questo “mondo delle idee” descritto da Platone e lo trovo un concetto affascinante. Non impariamo/inventiamo le cose ma le “ricordiamo” dall’Iperuranio. Tradotto (nel mio caso): le cose già esistono, le ricordo e le rielaboro per portare
fuori il mio personale punto di vista.

L'Iperuranio music

Parlaci delle tue professioni professionali… e chi ti ha trasmesso questa dote musicale?

Mi sono laureato in Scienze e Tecniche dell’Interculturalità con una tesi sulle serie Twin Peaks e The Prisoner. Ho lavorato qualche tempo come giornalista su un sito che parlava della Fiorentina
(calcio) pur vivendo a centinaia di chilometri e non essendone tifoso. Ho fatto per 4 anni il cuoco (partendo anche qui da autodidatta) e poi ho aperto con altri soci un’agenzia di comunicazione e produzioni video e fotografiche, piuttosto eclettica. Abbiamo gestito social e rapporti con gli sponsor di Paulo Dybala e Massimiliano Allegri, passando poi a produrre brochure per gli armatori
di navi da crociera e per arrivare alla co-organizzazione uno spettacolo di danza su scenografie digitali… Sul fronte musicale non ho avuto musicisti in famiglia, ma sicuramente si ascoltava molta musica a casa. In adolescenza scrivevo molto, quando ho cominciato a strimpellare una chitarrina classica mi sono uscite delle canzoni in modo molto naturale.

L'Iperuranio sound

Che rapporto hai con i social? Descrivi la tua giornata perfetta…

Rapporto a dir poco conflittuale. Mi piace che esistano, li uso come se mi rivolgessi ad amici in un bar. Ma non mi piace che siano così importanti, tanto da mettere la vita vissuta in secondo piano.
Ho due giornate perfette. In una non faccio niente. Nell’altra metto tutto me stesso in qualcosa che mi piace fare. Non conosco mezze misure in tal senso, incarno quel che dicevo in (Non)Essere,
“il giusto mezzo non è cosa da umani”.

Quale genere di musica ami e ascolti?

Ascolto musica sia italiana che anglosassone. Della prima, in generale, apprezzo quello che potremmo definire “pop/rock con intenzioni cantautorali”, come i Bluvertigo, Scisma, Afterhours,
o andando su nomi meno datati, Motta o Colombre. Della seconda, son partito dai Beatles come molti, arrivando facilmente ai Blur e svoltando coi Radiohead. Ma ascolto anche cose meno brit,
come Weezerr, Queen of the Stone Age o i dEUS dal Belgio.

L'Iperuranio

Hai degli hobby? Libro o film che consiglieresti?

Mi sono “disintossicato” negli ultimi anni da una mania per le serie tv, ne seguivo oltre 70 durante l’anno. Ora sono passato a una passione meno ingombrante per la stand up comedy (americana e
inglese, principalmente). Come Film consiglierei Mulholland Drive di David Lynch. Una follia che ho amato dalla prima visione. Come Libro, I Viaggi di Gulliver, di Jonathan Swift. Spesso è recepito come una favoletta per bambini, invece è molto di più.

La persona che ti ha sempre sostenuto?

Sicuramente mia madre. Ma non in maniera incondizionata. Se una cosa non le piace me lo dice immediatamente. Quindi è un sostegno sincero, pur tifando sempre per me, chiaramente.

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Come sei caratterialmente? Pregi e difetti?

Sono un contrasto vivente. Riesco ad essere al tempo stesso sicuro di me e insicuro, logorroico e taciturno, estremamente simpatico ed estremamente antipatico.
Pregio: Schiettezza. Difetto: Pigrizia.

Cosa ti piace e cosa detesti delle persone?

Mi piacciono le persone dirette e ironiche. Detesto quelle eccessivamente entusiaste e/o buoniste.

Progetti futuri? Dove ti piacerebbe vivere? Se avessi una bacchetta magica, cosa faresti?

Musicalmente la mia priorità ora non sta nel suonare dal vivo ma nel finire la realizzazione del mio secondo disco (già scritto e pre-prodotto). Per il resto mi piace vivere dove vivo e non per campanilismo. Io e la mia compagna stiamo peraltro mettendo su casa insieme qui. Amo Trieste perché è abbastanza grande da essere una città ma non abbastanza da essere una metropoli. E poi ti giri da una parte e vedi il mare, dall’altra le montagne. Ho tutto quel che mi serve. Semmai mi piace spostarmi “a progetto” (lavorativo o godereccio che sia). So che a molti questa cosa può suonar male, ma con una bacchetta magica farei in modo che tutto il mondo parlasse la stessa lingua. Sono ossessionato dalla reciproca comprensione con chi mi sta davanti.

L’Iperuranio

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